emodiario

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giovedì 28 ottobre 2010

EmO


EmO.
Ok, lo ammetto, non lo sono.
Ma se avessi avuto 15 anni in meno, penso che lo sarei diventata.
Il loro mondo mi affascina. Sinceramente non so il motivo.
E parlo dell'essere EmO oggi, tralasciando quindi la sfera musicale... (che poi ha dato origine al tutto).
Forse mi piace solo la loro moda: ciuffo davanti agli occhi, trucco con matita nera e smalto nero, jeans stretti, scarpe da ginnastica tipo Converse All Stars (che tra le altre cose io ho!), felpe e maglioni larghi, simboli di stelle, vampiri, teschi.
Alla fine fa figo, nooo? :)
Per quanto riguarda il loro modo di pensare... non saprei.
EmO dovrebbe stare per "emozione", in effetti gli emo esternano le emozioni che provano.
E fin qui potrei rispecchiarmi bene!
E il procurarsi dei tagli sulle braccia? Bhè, dicono che questo comportamento lo utilizzino per "tener a bada la loro agitazione ed ansia interna", causate essenzialmente dalla difficoltà che incontrano a relazionarsi con il mondo. Tutto questo li portano a pensare (e perché no, sognare) la morte, vedendola come unica soluzione per trovare la pace agognata.
Forse sì, la vera pace la troveremo solo lì, o forse no, basta trovare il nostro equilibrio.
Anch'io faccio veramente fatica a relazionarmi con gli altri, soprattutto in questo periodo. Ma sono io o sono gli altri?
E che dire dell'autolesionismo? Anche questo fa un po' parte di me. Non fisicamente, intendo. Io intendo "l'autolesionismo psicologico". E in alcuni casi quest'ultimo fa pure più male...

Ma forse c'è un motivo per cui non sono veramente una EmO?

1 commento:

  1. Sul serio?
    Santo paradiso che brutta roba.... torna nel mondo dei vivi, va'...

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