emodiario

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martedì 29 dicembre 2015

Terremoto...

E sotto i miei piedi la terra trema...

Paura. Insicurezza. 

Dovrei essere felice e invece sono sopraffatta dal dolore.

Dolore di dovermi separare da qualcosa di certo, da qualcosa che ho condiviso per 13 anni, da qualcosa che è mio... (dal mio passato?!?)

venerdì 27 novembre 2015

Pensieri.

Pensieri di una notte...
Pensieri di una vita...
Pensieri della MIA vita...
Pensieri ricorrenti.

"Morire di solitudine, morire chiusi in sé stessi."

martedì 22 settembre 2015

Dialisi e problematiche

In media, i pazienti hanno riportato almeno due problematiche psicologiche associate all’esperienza della dialisi. Più precisamente, la percentuale più alta è stata la “preoccupazione rispetto al proprio stato di salute”, seguito dalla “dipendenza dalla macchina dell’emodialisi”, “perdita di interesse e piacere nello svolgimento delle normali attività” e “apprensione per occlusione improvvisa/accesso vascolare”, “difficoltà a mantenere l’autonomia personale e psicologica” e “cambiamento immotivato dell’umore”. Si può dedurre come i pazienti dializzati siano molto preoccupati per quello che riguarda il proprio stato di salute soprattutto quando devono effettuare la seduta dialitica.

[argh]


lunedì 7 settembre 2015

Gli abbracci

Gli abbracci ti salvano. Mettono a posto ogni cosa, ogni problema, ogni conflitto. Possono sconfiggere l'odio, il male, la distanza. E' un po' come una stretta di mano dopo un litigio, solo più significativi.

[...]

Dicono che a salvarti devi farlo da solo, non è vero!
Dannazione, se hai qualcuno da abbracciare, che sia un amico, un fratello, un genitore,  un parente, un cane, sei già salvo.
Amo gli abbracci. È come dire ad una persona "senti, io sono qui, ti sto incollato addosso e non ti lascio andar via".

("Non dimenticare di abbracciarmi" Martina Varriale)

venerdì 21 agosto 2015

Lezione n.1

E' mio diritto divino di nascita d'essere amato e apprezzato.

mercoledì 5 agosto 2015

Argh...

"Nec sine te, nec tecum vivere possum"

Ovidio

mercoledì 1 luglio 2015

Appunti di una notte in bianco

"[...] Perché anche lui è vittima della comune stupidità umana. Pensa che non possa sopravvivere, senza appartenere a qualcosa. Ma non è necessario appartenere a qualcuno, a qualcosa, o a un gruppo.
Non è nemmeno necessario innamorarsi. Chi ve l'ha detto? E' necessario essere liberi. E' necessario amare. E' tutto qui: questa è la vostra vera natura. Ma la verità è che mi state dicendo che volete essere desiderati. Volete essere applauditi, volete essere attraenti, con tutte le scimmiette che vi corrono dietro. [...]"

"[...] Mettete in atto questo programma, un migliaio di volte:
a) individuate i sentimenti negativi che sono in voi;
b) capite che sono dentro di voi, non nel mondo, nella realtà esterna;
c) non considerateli parte essenziale dell'"io": queste cose vanno o vengono;
d) capite che quando voi cambiate, tutto cambia. [...]"

"[...] Ora, cercate di capire anche questo: voi state pretendendo qualcosa. Avete delle aspettative su quella persona. Riuscite a sentirlo? Allora, ditele: "Non ho alcun diritto di pretendere qualcosa da te." Dicendolo, lasciate cadere le vostre aspettative. "Non ho diritto di pretendere qualcosa da te. Certo, mi proteggerò dalle conseguenze delle tue azioni, o del tuo umore, e così via, ma tu puoi fare quello che vuoi ed essere quello che hai scelto di essere. Non ho diritto di pretendere qualcosa da te". [...]"

"[...] Quando parlo del non avere aspettative su altri, o del pretendere qualcosa da loro, intendo le aspettative e le pretese che mirano al mio benessere. [...]"

(A. De Mello - Messaggio per un'aquila che si crede un pollo)




martedì 30 giugno 2015

Non dipendere...

"Non dipendere dalla luce di un altro.
E' persino meglio che tu brancoli nel buio,
ma che almeno sia il Tuo Buio!"

"Se la felicità ha una causa,
sei pronto ad essere infelice in qualsiasi momento.
Sei proprio in bilico, perché la causa può scomparire;
 la felicità sparirà".
(Osho)

sabato 20 giugno 2015

Silenzi

Odio i silenzi. Odio le parole non dette. Odio l'indifferenza.

"Ma forse un giorno tu busserai ancora alla mia porta ed io mi amerò così tanto da non aprire" 
(Francesco Roversi) 

martedì 16 giugno 2015

Reni - Reiki

Funzione fisiologica: filtro
Funzione simbolica: protezione, purificazione
Emozione luce: tenerezza, fiducia
Emozione ombra: paura, diffidenza, rigidità
Organi correlati: orecchie, vescica urinaria

Servono all'eliminazione delle scorie non più utili all'organismo, funzione depurativa che si esplica anche nei confronti di sostanze introdotte dall'esterno, come farmaci o tossici.

La formazione dell'urina è l'espressione di questa attività di depurazione del sangue da parte dei reni.

Mantengono una quantità costante di liquidi e sali (sodio, potassio e cloro) e producono vari ormoni.

Interpretazione e patologia:

Come tutti gli organi doppi, (polmoni, testicoli, ovaie) anche i reni corrispondono a temi riguardanti la relazione interpersonale, non è un caso che bere qualcosa insieme favorisca il contatto e stimoli contemporaneamente il rene.

Il rene filtra il sangue grazie a correnti interne e al principio osmotico, il rene mantiene l'equilibrio fra l'acqua e i sali, è in fondo un piccolo mare, una culla ancestrale, dove ha forte influenza il concetto di protezione, di contatto e di tenerezza, qualità che ogni madre dovrebbe trasmettere alla propria creatura.

Il rene stabilisce la relazione tra la madre primordiale (l'acqua, il mare, il liquido amniotico) e la madre terra (la donna, l'utero, la pancia, la realtà).

Quando emergo dall'acqua incontro la terra, ed è compito della madre e del padre terreni fare sì che il mio viaggio si svolga sicuro dai pericoli e che passo dopo passo io possa realizzare la visione del mondo come un luogo protetto, dove posso crescere in forza e fiducia nelle mie capacità di interagire con esso e di risolverne con successo gli eventuali conflitti.

Ma se nella stretta cerchia familiare, che è il mondo dove muovo i primi passi, non vengo adeguatamente amato, coccolato, abbracciato, protetto, quello che comincio a sviluppare sarà un senso di timore, di assenza, di insicurezza.

In mancanza di contatto fisico non so percepire i miei limiti, non riesco ad individuarmi fisicamente, mi sento perduto in un universo vuoto e inconsistente, e ogni contatto sarà traumatico e potenzialmente pericoloso.

Il bambino ha bisogno di ricevere, ricevere in continuazione cibo e amore, calore e protezione, al punto che per lui sono inscindibili: il latte materno non è separato dalla sensazione di calore e soddisfazione, anzi sono tutt'uno.

Nutrimento fisico, sentimento di protezione, calore, affetto garantiscono un sano sviluppo della fiducia in se stessi e nel mondo.

Mancando questi, il rene si ammala.

Nefrite, calcolosi renale, insufficienza renale acuta o cronica si accompagnano a febbri, a tremito, a brividi, a sudori, a nausea, a ipotensione.

Anche la paura provoca questa reazione, la paura ci va venir meno di fronte alla realtà (svenimento), sudiamo freddo, ci facciamo la pipì addosso.

La paura è il sentimento che si sviluppa quando manca la fiducia in sé stessi, la consapevolezza della propria capacità di proteggersi o difendersi dalle aggressioni, la paura nasce da tutto ciò che non conosciamo e si vince attraverso l'esperienza, la paura blocca, paralizza, contrae, rimpicciolisce oppure ci da la forza per compiere imprese eroiche, per vincere il dolore e la fatica.

Il calcolo renale è proprio l'arresto, il blocco, il farsi di pietra, il non movimento, l'incantesimo di Medusa, gli uomini trasformati in statue di sale.

Il calcolo è la cristallizzazione dei sali che dovrebbero circolare liberamente nell'organismo.

Se mi blocco mi trasformo nel blocco stesso: un blocco di granito, di marmo.

Il rene si apre nell'orecchio, mi insegna a lasciar entrare il suono del mondo, la dolce ninna nanna della vita.

(http://www.reiki.it/it/reni)

venerdì 22 maggio 2015

Non c'è nulla di più vero...


"La cattiva notizia: niente dura per sempre.
La buona notizia: niente dura per sempre."

lunedì 2 febbraio 2015

Bugie e fiducia...

27 Gennaio 2015

Inutile fare domande ad una persona bugiarda.
Comunque ti risponda ti rimarrà sempre un dubbio.
(Fabio Varrale)

domenica 11 gennaio 2015

19 gennaio...


19 Gennaio 1990, Osho ci lascia il suo sogno...

Ricorda, quando me ne sarò andato tu non perderai niente,potresti invece guadagnare qualcosa di cui sei assolutamente inconsapevole.Quando me ne sarò andato, dove potrò andare?Sarò qui,nel vento, nell’oceano, e se mi avrai amato,se avrai avuto fiducia in me,mi sentirai in migliaia di modi diversi:nei tuoi momenti di silenzioimprovvisamente avvertirai la mia presenza.Una volta liberatomi del corpo,la mia consapevolezza è universle;allora non avrai più bisogno di cercarmi:ovunque sarai,la tua sete, il tuo amore…e mi troverai proprio nel tuo cuore, nel battito stesso del tuo cuore.

OSHO.com

giovedì 8 gennaio 2015

Voglio...

"Voglio volere tutto così
voglio riuscire a non crescere
voglio portarti in un posto che
tu proprio non puoi conoscere
voglio tenere qualcosa per me
qualcosa che sia per me
per me..." (Ligabue)