Funzione fisiologica: filtro
Funzione simbolica: protezione, purificazione
Emozione luce: tenerezza, fiducia
Emozione ombra: paura, diffidenza, rigidità
Organi correlati: orecchie, vescica urinaria
Servono all'eliminazione delle scorie non più utili all'organismo, funzione depurativa che si esplica anche nei confronti di sostanze introdotte dall'esterno, come farmaci o tossici.
La formazione dell'urina è l'espressione di questa attività di depurazione del sangue da parte dei reni.
Mantengono una quantità costante di liquidi e sali (sodio, potassio e cloro) e producono vari ormoni.
Interpretazione e patologia:
Come tutti gli organi doppi, (polmoni, testicoli, ovaie) anche i reni corrispondono a temi riguardanti la relazione interpersonale, non è un caso che bere qualcosa insieme favorisca il contatto e stimoli contemporaneamente il rene.
Il rene filtra il sangue grazie a correnti interne e al principio osmotico, il rene mantiene l'equilibrio fra l'acqua e i sali, è in fondo un piccolo mare, una culla ancestrale, dove ha forte influenza il concetto di protezione, di contatto e di tenerezza, qualità che ogni madre dovrebbe trasmettere alla propria creatura.
Il rene stabilisce la relazione tra la madre primordiale (l'acqua, il mare, il liquido amniotico) e la madre terra (la donna, l'utero, la pancia, la realtà).
Quando emergo dall'acqua incontro la terra, ed è compito della madre e del padre terreni fare sì che il mio viaggio si svolga sicuro dai pericoli e che passo dopo passo io possa realizzare la visione del mondo come un luogo protetto, dove posso crescere in forza e fiducia nelle mie capacità di interagire con esso e di risolverne con successo gli eventuali conflitti.
Ma se nella stretta cerchia familiare, che è il mondo dove muovo i primi passi, non vengo adeguatamente amato, coccolato, abbracciato, protetto, quello che comincio a sviluppare sarà un senso di timore, di assenza, di insicurezza.
In mancanza di contatto fisico non so percepire i miei limiti, non riesco ad individuarmi fisicamente, mi sento perduto in un universo vuoto e inconsistente, e ogni contatto sarà traumatico e potenzialmente pericoloso.
Il bambino ha bisogno di ricevere, ricevere in continuazione cibo e amore, calore e protezione, al punto che per lui sono inscindibili: il latte materno non è separato dalla sensazione di calore e soddisfazione, anzi sono tutt'uno.
Nutrimento fisico, sentimento di protezione, calore, affetto garantiscono un sano sviluppo della fiducia in se stessi e nel mondo.
Mancando questi, il rene si ammala.
Nefrite, calcolosi renale, insufficienza renale acuta o cronica si accompagnano a febbri, a tremito, a brividi, a sudori, a nausea, a ipotensione.
Anche la paura provoca questa reazione, la paura ci va venir meno di fronte alla realtà (svenimento), sudiamo freddo, ci facciamo la pipì addosso.
La paura è il sentimento che si sviluppa quando manca la fiducia in sé stessi, la consapevolezza della propria capacità di proteggersi o difendersi dalle aggressioni, la paura nasce da tutto ciò che non conosciamo e si vince attraverso l'esperienza, la paura blocca, paralizza, contrae, rimpicciolisce oppure ci da la forza per compiere imprese eroiche, per vincere il dolore e la fatica.
Il calcolo renale è proprio l'arresto, il blocco, il farsi di pietra, il non movimento, l'incantesimo di Medusa, gli uomini trasformati in statue di sale.
Il calcolo è la cristallizzazione dei sali che dovrebbero circolare liberamente nell'organismo.
Se mi blocco mi trasformo nel blocco stesso: un blocco di granito, di marmo.
Il rene si apre nell'orecchio, mi insegna a lasciar entrare il suono del mondo, la dolce ninna nanna della vita.
(http://www.reiki.it/it/reni)
Nessun commento:
Posta un commento